SEZIONE POF - STRUMENTO MUSICALE

 

LA VALENZA EDUCATIVA DEL MONDO DEI SUONI.

I corsi ad indirizzo musicale sono stati condotti ad ordinamento con un Decreto Ministeriale e fanno ora parte, a tutti gli effetti, del progetto educativo della nostra scuola secondaria di primo grado. L’atteggiamento di favore mostrato dal Ministero è quello di valorizzare le potenzialità formative insite nello studio musicale. Gli studi sull’intelligenza ribadiscono, sempre più, il forte stimolo fornito dalla pratica della musica che mette in gioco contemporaneamente capacità percettive, psicomotorie, cognitive, espressive, affettivo - relazionali. Sulla base dell’esperienza acquisita i docenti sottolineano come chi suona uno strumento possa divenire capace di sviluppare atteggiamenti e abilità, quali capacità di attenzione, ascolto, concentrazione, valutazione ed autovalutazione, organizzazione dello studio, collaborazione. Tutto questo crea gratificanti momenti di vita scolastica e dà l’opportunità di costruire rapporti diversi con i compagni, attraverso attività che risultano organicamente inserite nel curricolo scolastico. Sulla base di queste convinzioni la nostra scuola ha deciso di istituire un corso musicale al quale dedica energie ed attenzione al fine di garantirne la qualità e il funzionamento Sulla base di tali principi le istituzioni hanno manifestato la volontà di diffondere sul territorio italiano corsi musicali che si inseriscono a pieno titolo tra i vari indirizzi delle scuole.

Come afferma il D.M. n. 201 del 1999, il corso ad indirizzo musicale, al pari delle altre discipline, “promuove la formazione globale dell’individuo offrendo occasioni di maturazione logica, espressiva, comunicativa”. L’insegnamento dello strumento musicale, ricondotto ad ordinamento dal medesimo Decreto Ministeriale, si configura come specifica offerta formativa e per questo non va confuso con le attività laboratoriali. Per gli alunni che scelgono tale disciplina, il carico orario risulta aumentato di circa due ore settimanali e ciò a tutto vantaggio di un curriculum scolastico di tutto rispetto. La materia “strumento musicale” diventa a tutti gli effetti curricolare e “.... l’insegnante di strumento musicale, in sede di valutazione periodica e finale, esprime un giudizio analitico sul livello di apprendimento raggiunto da ciascun alunno al fine della valutazione globale .... “ (art. 7) “In sede dell’esame di licenza viene verificata……la competenza musicale raggiunta nel triennio sia sul versante della pratica esecutiva……, sia su quello teorico” (art. 8) Il corso di strumento musicale non comporta alcuna spesa per le famiglie in quanto è totalmente gratuito, l’iscrizione non è obbligatoria, la frequenza è legata, come per le altre discipline, al triennio scolastico. A conclusione del triennio di studi, gli alunni avranno acquisito competenze spendibili sia per il proseguimento degli studi musicali che per incrementare lo sviluppo artistico del territorio attraverso la partecipazione ad associazioni, gruppi strumentali, rassegne, bande musicali e il territorio possa offrire.

 

IMPIANTO DIDATTICO ORGANIZZATIVO

Il corso di scuola media ad INDIRIZZO MUSICALE è articolato  con orario pari a 72 ore di lezioni settimanali, che scaturisce dalla somma delle attività didattiche delle 4 cattedre di strumento musicale (chitarra-flauto traverso-pianoforte-violino) attualmente presenti nell’organico di diritto della scuola. Tutti gli alunni che si iscriveranno al corso di strumento musicale saranno inseriti in un corso fra quelli esistenti e non in unica sezione; si considerano così classi omogenee con alunni che frequentano lo stesso corso. Le indicazioni contenute nel D.M. N. 201 del 6/08/1999 prevedono lezioni individuali e/o per piccoli gruppi di tecnica strumentale, lezioni per gruppi-classe oppure per piccoli gruppi di teoria musicale e lettura delle notazioni musicali, di musica d’insieme; prevedono l’ascolto partecipativo come strumento metodologico e, laddove se ne dia necessità o opportunità, la possibilità di curare il potenziamento delle abilità strumentali, il recupero, la valorizzazione delle eccellenze. La struttura oraria delle attività didattiche è configurata in assetto stabile per l’intera durata dell’anno scolastico comprendendo settimanalmente lezioni individuali e/o per piccoli gruppi di alunni di tecnica strumentale. Lezioni per piccoli gruppi di alunni di musica d’insieme, lezioni per piccoli gruppi di teoria musicale e lettura delle notazioni. Le lezioni sono impartite nella fascia oraria pomeridiana. Considerato l’orario di cattedra settimanale di ogni docente (equivalente a 18 moduli di lezione per la parte didattica) e le attività previste dal decreto, si prospetta la seguente ripartizione settimanale dei 72 moduli di lezione:

*48 moduli di tecnica strumentale e ascolto

*12 moduli di musica d’insieme

*12 moduli di teoria e lettura musicale

 

LEZIONI INDIVIDUALI e/o PER PICCOLI GRUPPI DI TECNICA STRUMENTALE

Nell’ambito dell’attività didattica di ciascuna classe di strumento musicale tali lezioni saranno impartite a singoli alunni o a gruppi omogenei di alunni fino ad un massimo di tre individui, tenendo conto della configurazione numerica del gruppo classe. La durata di lezione, normalmente corrisponde a 1 modulo, può essere estesa fino a 1,5 modulo nel caso diano condizioni ed esigenze che lo richiedono. Le lezioni si svolgeranno mediante l’applicazione del metodo induttivo-lezione frontale-(presentazione dell’argomento, elaborazione guidata, rielaborazione personale, analisi e verifica dell’esecuzione) le fasi dell’ascolto partecipativo si esprimono attraverso le seguenti condizioni: ascolto della propria esecuzione, ascolto del compagno, ascolto del docente, ascolto guidato di documenti sonori complementari alle tecniche strumentali.

MUSICA D’INSIEME

La disciplina della musica d’insieme ha carattere stabile e la relativa attività didattico-formativa è configurata in lezioni settimanali destinate contemporaneamente a ciascun gruppo strumentale omogeneo delle tre classi future, in maniera da permettere sia la gestione autonoma, da parte di singoli docenti di strumento musicale, dei gruppi di competenza sia l’attuazione di esperienze di compresenza variamente modulati fino a giungere, quando se ne diano le condizioni, a esperienze di “orchestra” che possono riguardare contestualmente tutti gli iscritti ad indirizzo musicale. La pratica strumentale d’insieme può essere implementata ad attività di canto corale curate dal docente di musica.

 

TEORIA MUSICALE E LETTURA DELLE NOTAZIONI MUSICALI

Le relative lezioni settimanali sono impartite da ciascun docente di strumento, in analogia con quelle di musica d’insieme a piccoli gruppi di alunni (gruppi omogenei di strumento all’interno di ciascuna classe del corso all’indirizzo musicale) ed organizzate contemporaneamente sul piano dell’orario settimanale in maniera da consentire all’occorrenza attività in compresenza.

 

ATTIVITÀ INTEGRATIVE E COMPLEMENTARI

Accanto all’attività didattico-formativa di base, possono essere realizzate attività aggiuntive, integrative e complementari, che valorizzino le esperienze formative degli alunni costituendone cambiamento e approfondimento.

Preparazione e svolgimento di spettacoli musicali aperti al pubblico

Partecipazioni a concorsi di esecuzione musicale

Attività effettuate d’intesa con altri istituzioni scolastiche, anche in prospettiva di un nuovo

ed ulteriore sviluppo delle reti scolastiche

4.       Divulgazione sul territorio delle discipline strumentali attivate nell’ambito del corso di scuola

ad indirizzo musicale

 

PRINCIPI E FINALITÀ DEL CORSO

Il corso di scuola media ad indirizzo musicale è integrato nell’intero progetto educativo d’istituto ed è strettamente connesso all’insegnamento curriculare della musica, di cui è arricchimento ed approfondimento. Ha come finalità generale la promozione di una formazione globale del discente conseguita anche attraverso il linguaggio musicale. La proposta didattica è calibrata sui bisogni formativi del preadolescente e tende a dare all’alunno mezzi articolati per esprimere in modo compiuto la propria personalità. Lo studio e la pratica dello strumento musicale favoriscono, inoltre la liberazione di capacità creative e comunicative. Ciò in alcuni e limitati casi, anche in soggetti particolari di handicap. Finalità specifiche dell’insegnamento strumentale sono:

a)Capacità di rapportarsi allo strumento musicale in maniera cosciente ed autonoma, attraverso l’acquisizione di abilità tecniche volte a produrre, riprodurre, elaborare, improvvisare elementi musicali. Tutti questi aspetti sono sviluppati in proporzione alle attitudini e alle capacità individuali.

b)Arricchimento e approfondimento delle attività musicali pratiche nell’ambito dell’insegnamento di musica, mediante osservazioni sistematiche e studio dei contenuti sviluppati nelle lezioni di musica (studio di brani d’insieme, trascrizioni dei brani specifici, preparazione tecnico-espressive di contenuti musicali oggetti di studio) in accordo con il docente di educazione musicale.

c)Comprensione e valorizzazione della cultura musicale universale per una formazione sociale evoluta che riconduca ad altro principio educativo gli aspetti del “far musica”.

d)arricchimento ed integrazione con i nuovi linguaggi musicali anche attraverso gli strumenti tecnologici legati all’informatica musicale e alle multimedialità.

 

OBIETTIVI GLOBALI

Gli obiettivi globali, rapportati alle capacità individuali e intesi quali competenze personali da acquisire nell’arco del corso di scuola media ad indirizzo musicale, sono i seguenti:

1)Corretta impostazione strumentale

2)Abilità di esecuzione ed interpretazione musicale

3)Conoscenza del repertorio

4)Acquisizione di un metodo di studio autonomo

5)Capacità di interpretazione del linguaggio musicale.

 

OBIETTIVI PER LA CLASSE PRIMA

1)Avvio di una corretta impostazione strumentale

2)Conoscenza strutturale del proprio strumento musicale.

3)Conoscenza degli elementi di base di teoria e lettura musicale.

4)Esperienze di esecuzione connesse ad un repertorio semplice.

 

OBIETTIVI PER LA CLASSE SECONDA

1)Avvio all’acquisizione di un metodo di studio autonomo.

2)Sapersi collocare nell’ambito dei brani musicali d’insieme.

3)Studio di un repertorio più articolato, anche con esperienze elementari di esecuzioni di gruppo.

 

OBIETTIVI PER LA CLASSE TERZA

1)Acquisizione di un metodo do studio autonomo e critico.

2)Approfondimento della tecnica strumentale attraverso lo studio di un repertorio più articolato.

3)Sapersi collocare nell’ambito di esperienze di musica d’insieme con organici differenziati.

4)Raccordo tra i contenuti di altre discipline e l’esperienza musicale.

5)Conoscenza delle possibilità di applicazione dei nuovi linguaggi musicali.

In ogni caso al termine del triennio, l’alunno dovrà aver acquisito un’impostazione strumentale di base che gli consenta anche successivi ampliamenti dell’esperienza maturata ed una conoscenza dei lineamenti essenziali circa la collocazione storico-culturale relativa al proprio strumento musicale.

 

METODOLOGIA

L’apprendimento strumentale avviene attraverso lezioni strutturate sull’esecuzione e sull’ascolto partecipativo. Nei casi specifici delle varie discipline strumentali le metodologie d’insegnamento sono applicate e sviluppate tenendo conto della natura particolare e delle esigenze oggettive di ciascun strumento.

 

METODO INDUTTIVO (LEZIONI FRONTALI, LAVORO INDIVIDUALE E DI GRUPPO)

A)Presentazione e spiegazione degli argomenti

B)Studio e sviluppo della tecnica strumentale, lettura guidata, lettura a prima vista.

C)Preparazione di brani monodici, polifonici e d’insieme scelti di volta in volta con riferimento alle situazioni di apprendimento personale.

D)Sviluppo delle abilità creative individuali attraverso esperienze compositive e di improvvisazione.

E)Integrazione di spetti della località, nelle lezioni di strumento musicale, quali elementi utili all’acquisizione di particolari capacità tecnico-espressive.

 

CRITERI E MODALITÀ DELLE VERIFICHE DEL PROGETTO E DELLE VALUTAZIONI FINALI

Le verifiche del profitto hanno cadenza mensile e tengono conto del processo evolutivo di apprendimento maturato nel corso del periodo di riferimento. Si valutano le abilità di esecuzione in relazione a tutti gli aspetti attinenti l’attività individuale e di gruppo con specifico riferimento agli obiettivi sopra elencati. Ciò in stretta relazione alle capacità individuali anche intese come attitudine dell’espressione delle proprie potenzialità. In sede di esame di licenza media vengono verificate le competenze e le abilità acquisite nel corso del triennio mediante un’esecuzione individuale e/o di gruppo collocata nell’ambito del colloquio pluridisciplinare; in tale occasione possono emergere raccordi di natura interdisciplinare, soprattutto in riferimento all’insegnamento di musica.

 

PROVE ORIENTATIVO-ATTITUDINALI E CRITERI DI VALUTAZIONE (art. 2 D.M. 201/99).

La prima parte della prova attitudinale consiste in una “intervista al candidato” che ha i seguenti

obiettivi:

1-      mettere a proprio agio l’alunno, fargli prendere confidenza con l’ambiente e la commissione, in modo da permettergli di affrontare le prove con la massima serenità.

2-      raccogliere elementi utili per poter valutare la motivazione e l’interesse allo studio della musica.

3-      Osservazione delle caratteristiche fisiche in relazione all’assegnazione dello strumento.

Il test si articola nelle seguenti fasi:

 

·      INDIVIDUAZIONE DELLE CARATTERISTICHE DEL SUONO

La prima prova mira al riconoscimento della durata, dell’altezza, dell’intensità e del timbro di coppie di suoni proposte al candidato. Tale prova si svolgerà per piccoli gruppi.

·      SENSO RITMICO

La seconda (individuale) prova è basata sulla ripetizione ad imitazione di tre formule ritmiche di difficoltà progressiva proposte dall’insegnante da riprodursi con le mani o con la voce dal candidato/a.

·      SENSO MELODICO

La seconda prova (individuale) è una prova di intonazione vocale di tre frasi melodiche di difficoltà progressiva , esposte sia vocalmente che al pianoforte dall’insegnante, da riprodursi con la voce.

·      AMBITO STRUMENTALE

Al candidato/a viene offerta la possibilità di poter eseguire dei brani strumentali: tale esecuzione servirà eventualmente ad aumentare il punteggio del candidato

·      SCELTA DELLO STRUMENTO

Dopo aver provato i quattro strumenti si offre al candidato la possibilità di indicare l’ordine di

preferenza. Questo allo scopo di evitare l’assegnazione di uno strumento non particolarmente

gradito in vista di un triennio di studi.

·      CONCLUSIONE

Per ogni singola prova viene assegnato un punteggio, la cui somma dà luogo ad una graduatoria. Al

fine di assegnare lo strumento più consono al candidato, la commissione tiene conto di tutti gli

elementi succitati. E’ importante comunque che vi sia una piena disponibilità allo studio di qualsiasi

strumento da parte del candidato.

 

ASSEGNAZIONE DELLO STRUMENTO E FORMAZIONE CLASSI

La commissione assegna ogni alunno ad una classe di strumento musicale seguendo i seguenti criteri:

disponibilità dei posti per ogni specialità strumentale;

ordine per punteggio della graduatoria;

scelta del candidato di una specialità strumentale.

Qualora l’alunno che abbia chiesto uno strumento ma la classe ha già raggiunto il numero massimo di allievi, si procederà ad assegnarlo alla classe di strumento che ha indicato come seconda scelta e così via fino al completamento dei posti disponibili. Qualora l’alunno, entro 15 giorni dalla pubblicazione delle graduatorie, rinunci alla classe di Strumento assegnatagli si procede ad assegnare un nuovo alunno a quella classe scorrendo la graduatoria.

 

FREQUENZA E VALUTAZIONE

Art. 1. Una volta ammesso al corso ad indirizzo musicale, l’alunno è tenuto a frequentare l’intero triennio di corso, fatte escluse le condizioni relative agli articoli di seguito riportati;

Art. 2. Non è consentito cambiare strumento nel corso del triennio;

Art. 3. Non è consentito ritirarsi nel corso del triennio (salvo giustificati sopravvenuti motivi di salute o altre cause valide e certificabili)

Art. 4 Il docente di Strumento Musicale in sede di Valutazione finale può proporre al Consiglio di Classe che l’allievo non venga ammesso al corso di Strumento Musicale per l’anno successivo qualora si riscontri il “non raggiungimento degli obbiettivi minimi e/o l’eccesso di assenze durante le lezioni di strumento”. Il C.d.C. sentito i parere del docente di Strumento vota a maggioranza la ammissione o non ammissione alla classe di strumento così come previsto dal D.P.R. 122/09;

Art. 5 Il docente di Strumento Musicale in sede di Valutazione finale può proporre al Consiglio di Classe che l’allievo venga ammesso alla classe successiva di Strumento Musicale anche se il C.d.C. abbia decretato la sua Non Amissione alla classe successiva. Il C.d.C. sentito i parere del docente di Strumento vota a maggioranza la ammissione o non ammissione alla classe di strumento così come previsto dal D.P.R. 122/09;

Art. 6. Non è consentito entrare a far parte del corso negli anni successivi alla prima classe tranne che si provenga da una scuola ad indirizzo musicale nel quale l’alunno abbia frequentato la classe di strumento musicale e che il docente reputi possibile l’inserimento nella propria classe nei limiti della disponibilità oraria ;

Art. 7. È OBBLIGATORIO frequentare tutte le materie: musica d’insieme/teoria-solfeggio e Strumento musicale;

 

DOCENTI DI STRUMENTO MUSICALE

Classe Di  Chitarra                   Prof. Alessandro Amico

Classe Di Flauto Traverso        Prof. Luca Roccaro

Classe Di Pianoforte                Prof. Giuseppe Emanuele Scalzo

Classe Di Violino                     Prof. Nunzio Cannavò